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venerdì 20 gennaio 2012

Motore Aspes

Obiettivo principale dell'Aspes era di realizzare un motore proprio sia per una questione di prestigio, sia per ottenere migliori prestazioni, nacque una prima serie di motori prototipo realizzati utilizzando l'albero motore dei kart Komet, ritenuto molto affidabile, e che ne faceva un motore super quadro, cilindri e pistoni delle Yamaha TD 250 e trasmissioni dell'Aermacchi Aletta Oro.

Visti gli incoraggianti risultati ottenuti al banco prova, il primo prototipo sfiorava i venti cavalli all'albero contro i quindici dell'Aletta Rossa presa come riferimento, che arrivava a quei risultati solo con le elaborazioni piu' spinte. Si passo', quindi, all'industrializzazione affidata alla ditta consiglio esperta nella realizzazione di motori per kart, si fondo' cosi una nuova societa' che comincio' ad operare nel 1972 la "ASCO" (acronimo dei nomi ASpes COnsiglio), i cui motori andarono ad equipaggiare la serie Hopi per il cross e la regolarita' e YUMA per i modelli da strada.

Particolarita' della prima serie di quei motori era l'enorme massa radiante del cilindro, a quanto pare sovradimensionata a causa di un errore di trascrizione nei dati, che in alcuni casi non consentiva al motore di raggiungere la corretta temperatura d'esercizio, ridotta successivamente per questo motivo, prima mediante taglio, poi con la diminuzione dello stampo.

Altra caratteristica del motore Asco e' il taglio dei carter centrali orizzontale e il comando della frizione con uscita dal semicarter inferiore.

Il motore ha il cilindro in lega d'alluminio con canna riportata in ghisa, le dimensioni d'alesaggio e corsa del motore di produzione sono mm 54x54 con un rapporto di compressione di 12,5: uno e sviluppa 20 HP a 9000 Rpm., con una coppia di 1,5 kgm a 8300 Rpm.

L'alimentazione e' affidata ad un carburatore Dell'Orto VHB 29 AS con miscela al 5%.

La trasmissione, prevede una frizione a dischi multipli in bagno ad olio e un cambio in blocco a cinque rapporti, comandato con leva singola montabile sia a destra, che a sinistra.



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